{"id":15257,"date":"2025-09-11T10:23:35","date_gmt":"2025-09-11T10:23:35","guid":{"rendered":"https:\/\/osapiens.com\/it\/?p=15257"},"modified":"2025-09-11T10:23:36","modified_gmt":"2025-09-11T10:23:36","slug":"comprendere-e-implementare-il-cbam","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osapiens.com\/it\/blog\/comprendere-e-implementare-il-cbam\/","title":{"rendered":"Comprendere e implementare il CBAM"},"content":{"rendered":"\n
Per contrastare il rischio che continua ad essere elevato di carbon leakage verso paesi terzi dovuto all\u2019aumento dei prezzi europei del carbonio, la Commissione Europea ha introdotto un meccanismo per l\u2019adeguamento dei limiti di CO2: il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), a partire dal 1\u00b0 ottobre 2023. Le aziende dell\u2019UE che importano ferro, acciaio, cemento, alluminio, elettricit\u00e0, fertilizzanti o idrogeno in forma pura o lavorata da paesi extra-UE, dovranno dichiarare tutte le importazioni separatamente su base trimestrale ed effettuare un pagamento compensativo sotto forma di certificati CBAM. Il prezzo dei certificati CBAM \u00e8 strettamente correlato alle condizioni del sistema di scambio per le quote di emissioni dell\u2019Unione Europea (EU ETS) ed \u00e8 determinato dal confronto con la media settimanale dei prezzi dei certificati nell\u2019EU ETS. Il CBAM si applica alle emissioni dirette, ovvero ai gas serra emessi durante la produzione di beni fino alla loro importazione nell\u2019UE, ma anche alle emissioni indirette derivanti dalla produzione di energia elettrica per la produzione di beni compresi nel sistema. Se nel paese di origine \u00e8 gi\u00e0 stato pagato un prezzo di quote per la CO2, il costo pu\u00f2 essere compensato con il certificato CBAM per evitare la doppia tassazione.<\/p>\n\n\n\n
In qualit\u00e0 di pilastro del Green Deal europeo, il pacchetto \u2018Fit for 55\u2019 fissa obiettivi ambiziosi per accelerare la decarbonizzazione. Il fulcro di questo impegno \u00e8 la graduale riduzione della quantit\u00e0 totale di emissioni consentite nell\u2019ambito del sistema di scambio per le quote di emissioni dell\u2019Unione Europea (EU ETS). Per raggiungere un successo sostenibile in questo ambito, l\u2019UE deve prevenire il carbon leakage, ovvero il trasferimento o l’importazione da parte di imprese dell’UE e di paesi terzi operanti in determinati settori o sottosettori ad alta intensit\u00e0 di emissioni da altri paesi con restrizioni meno severe in materia di emissioni per motivi di costo legati alle politiche climatiche. <\/p>\n\n\n\n
Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro le importazioni ad alta intensit\u00e0 di carbonio, apre la strada alla neutralit\u00e0 climatica, e, come componente fondamentale del pacchetto \u2018Fit for 55\u2019, mira a creare condizioni di parit\u00e0 e a fissare prezzi equi per beni e prodotti ad alta intensit\u00e0 di emissioni, indipendentemente dal fatto che siano prodotti all\u2019interno o all\u2019esterno dell\u2019Unione Europea. Questo approccio non solo incoraggia l\u2019industria dell\u2019UE alla decarbonizzazione, ma invita anche i paesi partner dell\u2019UE a intensificare il loro impegno per il raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali.<\/p>\n\n\n\n
Il CBAM \u00e8 diventato ufficialmente realt\u00e0 il 1\u00b0 ottobre 2023. In una fase transitoria da ottobre 2023 alla fine del 2025, non sar\u00e0 ancora necessario acquistare certificati, ma le aziende della UE dovranno fare report sui prodotti CBAM importati e sulle loro emissioni dirette e indirette dal 2024, partendo dal quarto trimestre del 2023. Il primo report deve essere inviato entro il 31 gennaio 2024. Le correzioni possono essere apportate fino a due mesi dopo la scadenza. Per i primi due report \u00e8 previsto un termine pi\u00f9 lungo, con possibili modifiche fino al 31 luglio 2024, in particolare per il primo report CBAM, che \u00e8 gi\u00e0 scaduto. In Germania,\u00a0l\u2019Autorit\u00e0 tedesca per lo scambio di quote di emissione (DESHt)<\/a> all\u2019interno dell\u2019agenzia federale tedesca per l\u2019ambiente \u00e8 stata designata come l\u2019autorit\u00e0 nazionale competente fino alla fine del 2023, attraverso la quale le aziende importatrici all\u2019interno dell\u2019UE riceveranno i dati di accesso al portale EU CBAM, che saranno poi utilizzati per il reporting. Le aziende interessate sono invitate a utilizzare i dati sulle emissioni del produttore o, qualora i dati non siano (ancora) disponibili per i primi tre report trimestrali, a utilizzare i valori predefiniti stabiliti dall\u2019UE, ovvero i valori predefiniti per il periodo transitorio<\/a>. Inoltre, \u00e8 necessario raccogliere i dati di importazione rilevanti ai fini del report. Molti valori sono direttamente disponibili nelle dichiarazioni di importazione delle merci importate, come il codice merceologico, la massa netta, il codice di processo, l\u2019ora di rilascio e il paese di origine.<\/p>\n\n\n\n L\u2019implementazione dell\u2019adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere comporta un notevole impegno per le aziende, che devono raccogliere e aggregare dati, calcolare le emissioni e redigere report. Pu\u00f2 essere utile un software progettato appositamente per i requisiti dello scambio di quote di emissione, che automatizza ampiamente i processi necessari e, allo stesso tempo, garantisce la massima sicurezza giuridica.<\/p>\n\n\n\nImplementare il CBAM \u2013 digitale, automatizzato e conforme<\/strong><\/strong><\/h3>\n\n\n\n