L’EUDR è qui: e adesso? La checklist essenziale per passare all’azione

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Maggio 9, 2025

Tempo di lettura 4 min.

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Jessica Hollfelder

Jessica Hollfelder

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  • Compliance
  • Supply Chain Transparency

L’EUDR sta per diventare una realtà concreta per migliaia di aziende in Europa, e per chi è pronto a guardare oltre può rappresentare l’inizio del percorso verso il Brightside. Tuttavia, se il regolamento è chiaro, il percorso per garantire la conformità spesso lo è molto meno. Da dove cominciare? Cosa manca?  E come assicurarsi di non tralasciare passaggi fondamentali? È qui che entra in gioco una buona checklist.

Cosa richiede l’EUDR alla tua azienda

La Direttiva Europea sulla Deforestazione introduce obblighi chiari: approvvigionamento a deforestazione zero, piena tracciabilità dell’origine e una dichiarazione di due diligence per ogni prodotto soggetto. Ma cosa significa, concretamente, per le attività quotidiane della vostra azienda?

Il primo passo è capire se rientrate nell’ambito di applicazione. Lavorate con materie prime come caffè, cacao, soia, legno, gomma, bovini o olio di palma? Siete operatori o commercianti? Le risposte a queste domande determinano i vostri obblighi e il livello di coinvolgimento nei processi di conformità.

Una volta chiarito questo punto, si passa al livello successivo: i dati. Vi serviranno:

  • Dati di geolocalizzazione dei terreni in cui vengono coltivate le materie prime
  • Informazioni su fornitori e partner
  • Documentazione legale che attesti la conformità alle leggi locali
  • Dati temporali relativi alla raccolta

Ma non si tratta solo di raccogliere dati. Per soddisfare i requisiti dell’EUDR, le aziende devono anche implementare processi chiari, come una valutazione dei rischi regolare, il coordinamento interno tra reparti come approvvigionamento e sostenibilità, e un sistema affidabile per inviare le dichiarazioni di due diligence attraverso il portale europeo.

Non è poco. E per la maggior parte delle aziende significa coordinare team di approvvigionamento, sostenibilità, IT e legale. Proprio per questo motivo avere una struttura è fondamentale, ed è qui che entra in gioco la checklist EUDR.

La checklist di osapiens vi aiuta a organizzare la vostra risposta in fasi ben definite:

  • Comprendere il vostro ruolo rispetto all’EUDR
  • Assegnare le responsabilità all’interno dell’azienda
  • Identificare i dati già disponibili e quelli mancanti
  • Pianificare le valutazioni del rischio e la preparazione delle DDS

Non è necessario avere tutto pronto fin dal primo giorno, ma è fondamentale sapere da dove iniziare.

Come trasformare i requisiti in azioni concrete

Capire cosa è richiesto è solo il primo passo. Il successivo è iniziare, e rendere visibili i progressi. Una checklist vi fornisce la struttura, ma l’esecuzione richiede responsabilità chiare, una pianificazione efficace e gli strumenti giusti.

Ed è proprio qui che molte aziende si rendono conto di una verità essenziale: i processi manuali non sono scalabili. Coordinare la raccolta dei dati, verificare la documentazione, monitorare le tempistiche, tutto questo può diventare rapidamente ingestibile.

Strumenti digitali come osapiens HUB for EUDR vi aiutano a trasformare i piani in azione:

  • Raccolta dati automatizzata e valutazione dei rischi supportata da satellite
  • Flussi di lavoro progettati per la conformità all’EUDR
  • Creazione e invio integrato delle DDS
  • Onboarding dei fornitori con il minimo sforzo manuale

Che siate all’inizio del percorso o già immersi nella gestione dei dettagli, una piattaforma digitale vi permette di restare sulla giusta rotta e di adattarvi man mano che la normativa evolve. La checklist vi indica la direzione: l’esecuzione la trasforma in progresso. E in fondo, è proprio questo il significato di trovarsi sul Brightside dell’EUDR: rendere la complessità gestibile e trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità.

In conclusione

La conformità all’EUDR non è solo un ostacolo normativo. È un percorso strutturato, e un’opportunità per costruire una supply chain più intelligente e trasparente.

Partite dalla chiarezza. Utilizzate la checklist per capire a che punto siete. Poi fate il passo successivo, con fiducia, metodo e la giusta tecnologia.

È così che le aziende passano al Brightside dell’EUDR, una decisione alla volta.


L’EUDR sta per diventare una realtà concreta per migliaia di aziende in Europa, e per chi è pronto a guardare oltre può rappresentare l’inizio del percorso verso il Brightside. Tuttavia, se il regolamento è chiaro, il percorso per garantire la conformità spesso lo è molto meno. Da dove cominciare? Cosa manca?  E come assicurarsi di non tralasciare passaggi fondamentali? È qui che entra in gioco una buona checklist.

Cosa richiede l’EUDR alla tua azienda

La Direttiva Europea sulla Deforestazione introduce obblighi chiari: approvvigionamento a deforestazione zero, piena tracciabilità dell’origine e una dichiarazione di due diligence per ogni prodotto soggetto. Ma cosa significa, concretamente, per le attività quotidiane della vostra azienda?

Il primo passo è capire se rientrate nell’ambito di applicazione. Lavorate con materie prime come caffè, cacao, soia, legno, gomma, bovini o olio di palma? Siete operatori o commercianti? Le risposte a queste domande determinano i vostri obblighi e il livello di coinvolgimento nei processi di conformità.

Una volta chiarito questo punto, si passa al livello successivo: i dati. Vi serviranno:

  • Dati di geolocalizzazione dei terreni in cui vengono coltivate le materie prime
  • Informazioni su fornitori e partner
  • Documentazione legale che attesti la conformità alle leggi locali
  • Dati temporali relativi alla raccolta

Ma non si tratta solo di raccogliere dati. Per soddisfare i requisiti dell’EUDR, le aziende devono anche implementare processi chiari, come una valutazione dei rischi regolare, il coordinamento interno tra reparti come approvvigionamento e sostenibilità, e un sistema affidabile per inviare le dichiarazioni di due diligence attraverso il portale europeo.

Non è poco. E per la maggior parte delle aziende significa coordinare team di approvvigionamento, sostenibilità, IT e legale. Proprio per questo motivo avere una struttura è fondamentale, ed è qui che entra in gioco la checklist EUDR.

La checklist di osapiens vi aiuta a organizzare la vostra risposta in fasi ben definite:

  • Comprendere il vostro ruolo rispetto all’EUDR
  • Assegnare le responsabilità all’interno dell’azienda
  • Identificare i dati già disponibili e quelli mancanti
  • Pianificare le valutazioni del rischio e la preparazione delle DDS

Non è necessario avere tutto pronto fin dal primo giorno, ma è fondamentale sapere da dove iniziare.

Come trasformare i requisiti in azioni concrete

Capire cosa è richiesto è solo il primo passo. Il successivo è iniziare, e rendere visibili i progressi. Una checklist vi fornisce la struttura, ma l’esecuzione richiede responsabilità chiare, una pianificazione efficace e gli strumenti giusti.

Ed è proprio qui che molte aziende si rendono conto di una verità essenziale: i processi manuali non sono scalabili. Coordinare la raccolta dei dati, verificare la documentazione, monitorare le tempistiche, tutto questo può diventare rapidamente ingestibile.

Strumenti digitali come osapiens HUB for EUDR vi aiutano a trasformare i piani in azione:

  • Raccolta dati automatizzata e valutazione dei rischi supportata da satellite
  • Flussi di lavoro progettati per la conformità all’EUDR
  • Creazione e invio integrato delle DDS
  • Onboarding dei fornitori con il minimo sforzo manuale

Che siate all’inizio del percorso o già immersi nella gestione dei dettagli, una piattaforma digitale vi permette di restare sulla giusta rotta e di adattarvi man mano che la normativa evolve. La checklist vi indica la direzione: l’esecuzione la trasforma in progresso. E in fondo, è proprio questo il significato di trovarsi sul Brightside dell’EUDR: rendere la complessità gestibile e trasformare l’obbligo normativo in un’opportunità.

In conclusione

La conformità all’EUDR non è solo un ostacolo normativo. È un percorso strutturato, e un’opportunità per costruire una supply chain più intelligente e trasparente.

Partite dalla chiarezza. Utilizzate la checklist per capire a che punto siete. Poi fate il passo successivo, con fiducia, metodo e la giusta tecnologia.

È così che le aziende passano al Brightside dell’EUDR, una decisione alla volta.